Il termine imam identifica precisamente colui che dirige la preghiera rituale in comune; questo compito ipoteticamente può dunque essere assolto da qualsiasi musulmano conoscitore del rituale e senza l’obbligo di aver compiuto studi particolari, dato che l’islam non prevede ordini sacri o clero così come intesi nella religione cattolica.
In Italia quando si utilizza questo termine si fa spesso confusione con quello di ulema, che nella cultura islamica identifica un sapiente esperto sulla Sunna e il Corano.
Nei paesi occidentali, con il progressivo aumento della popolazione di religione islamica, si è avvertita la necessità di istituzionalizzare le figure religiose presenti sul territorio, dovuta anche a una maggiore esigenza di controllo sui sermoni pronunciati durante gli incontri di preghiera. Anche in Italia sono stati discussi alcuni disegni di legge che regolamentino la nomina degli imam a cui le varie comunità islamiche presenti sul territorio possano fare riferimento[1]
Anche la figura dell’imam è oggetto di equivoci più o meno voluti. Il termine imam identifica colui che dirige la preghiera rituale in comune; questo compito ipoteticamente può dunque essere assolto da qualsiasi musulmano conoscitore del rituale e senza l’obbligo di aver compiuto studi particolari, dato che l’islam non prevede ordini sacri o clero così come intesi nella religione cattolica.
In Europa con il progressivo aumento della popolazione di religione islamica, si è avvertita la necessità di istituzionalizzare le figure religiose. Tale necessità è dovuta anche a una maggiore esigenza di controllo sui sermoni pronunciati durante gli incontri di preghiera. Anche in Italia sono stati discussi alcuni disegni di legge che regolamentino la nomina degli imam a cui le varie comunità islamiche presenti sul territorio possano fare riferimento.
Fondi ai terroristi e propaganda: le accuse all' imam
Varese, intercettazioni e microspie dietro l' arresto dei capi della moschea: scaricati da Internet video sulla guerriglia
(Quotidiano locale, 27 maggio 2005)
Terrorismo, le moschee dove si predica l’odio
Dalla Lombardia alla Sicilia tutti i centri religiosi o gli imam classificati a rischio in un rapporto dell’antiterrorismo. Sotto indagine il radicalismo dei sermoni, le idee sulle donne e soprattutto l’incitamento ai kamikaze.
(Quotidiano nazionale, 22 settembre 2009)