Per bonifica non si intende solo “il complesso di lavori e opere necessari per prosciugare e risanare, a fini produttivi e igienici, terreni che continuamente o periodicamente sono soggetti alla sommersione o all’invasione delle acque ristagnanti” (pensiamo in questa accezione, ad esempio alla bonifica Pontina), ma anche “l’insieme di opere intese a liberare da mine terrestri, proiettili o bombe inesplose, campi minati o comunque zone che sono state teatro di operazioni di guerra” (Vocabolario Treccani). Ci sono poi le bonifiche contro l’inquinamento ambientale (pensiamo all’amianto o alla coste contaminate per fuoriuscite di petrolio dalle petroliere) e quelle sanitarie, vale a dire: “il complesso delle misure profilattiche sulle persone (accertamenti medici, individuazione e trattamento dei portatori sani di determinate malattie, disinfestazione, distruzione dei cosiddetti serbatoi di virus, ecc.) ed eventualmente sul terreno (disinfezione, opere di risanamento) che si mettono in atto nella lotta contro le malattie endemiche ed epidemiche allo scopo di eliminare le fonti di contagio”.
Ma il termine bonifica ha anche un’accezione morale di “azione diretta a eliminare ciò che è ritenuto malsano e nocivo ai costumi di una società e in genere contrario ai valori da essa comunemente accettati”. Ed è probabilmente a causa di quest’ultimo significato che spesso viene usata a proposito degli insediamenti delle comunità Rom.
Sul termine "bonifica" come su "bivacco" e "degrado", c'è stato uno "slittamento semantico" (Cfr. Faso [1]) per cui a determinate categorie sociali come i Rom, i migranti o i senza dimora si attribuisce la responsabilità di un danno, di un "attentato al pubblico decoro", in una cornice in cui l'offesa al decoro e questa sorta di "inquinamento ambientale" vanno di pari passo con la minaccia per la sicurezza (vedi). Come appare chiaro da uno degli esempi che si trovano in basso fra i casi giornalistici.
Secondo Alberto Barbieri, coordinatore di Medici per i diritti umani, "è un termine molto usato quando si parla di situazioni di marginalità oppure si parla di sgomberi e vengono messe in atto operazioni di bonifica ambientale".
"Queste bonifiche vengono messe in atto dalla forza pubblica ma spesso si riferiscono allo sgombero di essere umani - spiega Barbieri che con la sua Ong fa un servizio medico su strada - probabilmente gli articoli riprendono le veline della polizia. Viene data la notizia con un taglio positivo, è stato tolto il degrado. In realtà non è corretto usare questo termine verso persone, esseri umani, che si trovano in grave fragilità, spesso non per loro responsabilità ma per mancanze imputabili alle istituzioni e che dopo lo sgombero e la 'bonifica' si andranno a ubicare nelle vicinanze perché non hanno alternative".
Usando parole asettiche come "bonifica" in questo caso il rischio è di identificare il problema della marginalità sociale come decoro urbano e ordine pubblico, perchè si perde di vista l'importanza dell'essere umano.
POLIZIA LOCALE: LOTTA CONTINUA AGLI INSEDIAMENTI ABUSIVI
(sito di informazione locale, 29 marzo 2012)
CRONACA DI LEGNANO - Ennesimo sgombero attuato dagli agenti del comando di via Magenta nella zona San Paolo. Stamane, infatti, è stata effettuata una operazione di pulizia dell'area occupata da più di una decina di persone in via Romagna. I nomadi appena hanno visto l'arrivo della Polizia Locale sono fuggiti dal campo, radunandosi sul ciglio della strada lungo via Novara. Un cumulo di vestiti, ferraglia, materassi, sacchetti e detriti di ogni sorta verranno portati via per riqualificare l'area occupata abusivamente. Sembrerebbe che la comunità di nomadi si stia trasferendo verso il parco Alto Milanese. Incessante è il lavoro degli agenti della Polizia Locale di Legnano che dall'inizio di quest'anno a oggi hanno effettuato costanti e numerose attività di presidi sul posto. Azioni attuate per sfavorire l'arrivo di nomadi e di senza tetto.
IL COMUNICATO DEL COMUNE
Controlli dell'assessore Mattei per la presenza di nomadi molesti
(Firenze, 20 aprile 2010)
La Polizia Municipale allontana cinque rumeni che stazionavano lungo la ferrovia L'assessore al decoro Massimo Mattei oggi ha effettuato, insieme ad alcuni vigili del reparto antidegrado, un controllo in alcune zone in seguito alle segnalazioni arrivate dai cittadini sulla presenza di nomadi. Prima tappa è stata piazza Savonarola, dove sono state allontanate due donne che stazionavano nel parcheggio chiedendo soldi agli automobilisti; poi è stata la volta di piazza Tanucci e di piazza Dalmazia. In quest'ultima zona la situazione è apparsa più problematica tanto che l'assessore Mattei ha richiesto un intervento mirato della Polizia Municipale nella zona ferroviaria lungo viale Corsica. Gli agenti del nucleo antidegrado hanno trovato, in una sorta di bivacco di fortuna, cinque persone (tutti uomini cittadini rumeni) già note alle forze dell'ordine. Queste sono state allontanate e la zona è stata ripulita dal Quadrifoglio. Uno degli uomini controllati era stato poco prima sanzionato dalla Polizia Municipale in viale Corridoni per aver violato l'ordinanza del sindaco contro la mendicità molesta: all'uomo è stato sequestrato anche il provento dell'attività illecita.
Di seguito la presa di posizione del gruppo "Giornalisti contro il razzismo":
Vi scriviamo a proposito del comunicato stampa del 20 aprile 2010, intitolato “Controlli dell’assessore Mattei per la presenza di nomadi molesti. La Polizia Municipale allontana cinque rumeni che stazionavano lungo la ferrovia”. Poiché ci battiamo per un’informazione rispettosa dei diritti delle minoranze e contro gli stereotipi discriminatori che spesso compaiono nei media italiani, specie quando si parla di immigrati, dellla minoranza rom e del tema detto della sicurezza, ci permettiamo di richiamare la vostra attenzione su alcuni punti.
Il vostro comunicato, nel titolo, usa l’espressione “nomadi molesti” e poi specifica che “cinque rumeni” sono stati allontanati dalla ferrovia. Nel testo si spiega che i vigili del nucleo detto “antidegrado” e l’assessore Mattei siano intervenuti per la presenza di “alcuni nomadi”.
Il nesso fra la presenza dei “nomadi” e il nucleo “antidegrado”, di per sé, ci pare improprio e assai poco rispettoso delle persone di cui si parla, le quali oltretutto vengono definite “nomadi” senza che sia possibile sapere perché si scelga questa definizione. Nell’uso comune, specie nella cronaca nera e nei resoconti sulla questione della “sicurezza”, il termine “nomade” è utilizzato in senso dispregiativo, spesso per indicare persone di cultura rom, e senza che il dettaglio sia in ogni caso pertinente con i fatti descritti.
E’ noto, fra l’altro,che la grande maggioranza, quasi la totalità dei rom presenti in Italia non sono affatto nomadi e che questa definizione è utilizzata per giustificare la politica di segregazione in appositi campi nelle periferie cittadine. Di recente anche Amnesty International ha fatto notare quanto il ricorso a questa terminologia sia insidioso e funzionale a politiche di discriminazione (vedi il rapporto “La risposta sbagliata. Italia: il ‘Piano nomadi’ viola il diritto all’alloggio dei rom a Roma” sul sito www.amnesty.it). ...
Molto spesso il ricorso a stereotipi negativi non è percepito come tale: parlare di “nomadi molesti” di questi tempi può sembrare “normale” e spesso nei media italiani si usano espressioni simili negli articoli, nei titoli, nei servizi radio-televisivi. Ma normale non è e simili accostamenti, possibili per i “cinque rumeni” in questione, sarebbero impensabili, a parità di violazioni supposte o commesse, per cittadini di altre nazionalità, di altra condizione sociale.
Giornalisti contro il razzismo
Cospe
Tra l'Auditorium e Corso Francia
Al villaggio Olimpico viados, rom e incuria
Il Comune promette interventi di recupero
Roulotte e Rifiuti. I residenti da più di un anno denunciano la presenza di nomadi nel quartiere a due passi dallo stadio
(cronaca locale di un quotidiano nazionale, 1 marzo 2011)
L'articolo è accompagnato da questo editoriale:
Decoro e sicurezza: tempi maturi per la riqualificazione
(cronaca locale di un quotidiano nazionele, marzo 2011) .
..strade sconnesse, mezze buie, attraversate dalla paura...attendiamo che la violenza venga affrontata per come merita...l'ennesimo stupro consumatosi nell'esclusiva via dei Villini, a due passi da Nomentana o da Porta Pia, tre le fatiscenti mura dell'ex ambasciata somala, è il sigillo della Roma violenta e insicura con la quale ormai abbiamo a che fare sempre più spesso. Lo abbiamo denunciato tante volte. Questo salto nel buio della criminalità endemica non conosce confini nella Capitale. Non mi sembra sia stato fatto niente fin qui....
Infine, una lettera che l'allora sindaco e il vicesindaco di Roma inviarono ai cittadini di un municipio di Roma in cui era stato appena effettuato lo sgombero di un grosso campo rom. Notiamo l'uso di parole burocratiche come "dismissione del campo" e "al termine delle operazioni, l'area bonificata sarà data in concessione" per descrivere un'operazione di sgombero e trasferimento in una zona molto lontana da quella di origine di centinaia di persone, famiglie e bambini (ai quali si fa riferimento a proposito del loro trasferimento in altre scuole). I Rom di via del Baiardo infatti furono spostati dall'area nord est a quella sud est della capitale.
E' evidente la finalità di propaganda politica della missiva che contiene una sorta di messaggio del tipo: "promessa mantenuta".
Da sottolineare anche come si evidenzi che l'area dove prima sorgeva il campo sarà data in uso alla Guardia di Finanza, con l'ottica di lanciare un messaggio del tipo: laddove c'era degrado e minaccia per la sicurezza ora ci sarà un presidio delle forze dell'ordine.
Chiusura campo nomadi Baiardo
Cari cittadini come da impegni assunti e scusandoci per il ritardo vi informiamo che da alcuni giorni sono iniziate le operazioni di chiusura del campo nomadi di via del Baiardo (zona Tor di Quinto)
La dismissione del campo, salvo imprevisti durerà alcuni giorni e vedrà il trasferimento delle persone aventi diritto presso il nuovo campo autorizzato de "La Barbuta 2" situato nel X Municipio.
Al termine delle operazioni l'area bonificata verrà data in concessione al comando provinciale della Guardia di Finanza.
I minori scolarizzati che negli anni hanno frequentato le scuole del territorio da settembre 2012 saranno iscritti presso gli istituti didattici del X Municipio.
Ringraziandovi per l'attenzione vi salutiamo caramente e rimaniamo a disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti.
Il sindaco Gianni Alemanno
Il vicesindaco Sveva Belviso
Roma 11 luglio 2012