Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estensione, regime politico, metodo di governo fondato sul terrore.
L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei; possono farvi ricorso sia gruppi, movimenti o formazioni di vario genere (ma anche individui isolati), che vogliono conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, sia apparati, istituzionali o deviati, di governo interessati a reprimere il dissenso interno e a impedire particolari sviluppi politici.
Dal fondamentalismo al terrorismo il passo è breve: l’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei, sembra essere ad esclusivo uso dell’islam.
Inoltre l’aggettivo islamico si accompagna spessissimo con i termini terrorismo e fondamentalismo, impedendoci di avere una visione razionale delle cose, come se la violenza fosse insita in esso e ne definisse una condizione permanente nella sua storia. E all’interno di questa macrocategoria del terrorismo islamico ne vengono inserite e interpretate molte altre a dimostrazione della sua natura violenta e devastatrice: jihad, martirio, fatwa, shari’a.